Il progetto di questa importante opera infrastrutturale emiliana era stato bloccato da un’analisi costi-benefici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a due mesi dall’avvio dei lavori e dopo 17 anni di attesa. Con l’arrivo a ottobre 2019 del parere positivo da parte del Mit, sembrava avere tutte le carte in regola per procedere ma, a un anno di distanza, sono state avviate solo le procedure per gli espropri.
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